Guida all'Autopalpazione al Seno
Il tumore al seno è la patologia tumorale più frequente. Ma lo scorso anno sono saltati ben 2.5 milioni e mezzo di screening per via del covid e sono stati oltre 3000 i casi di tumore al seno dove la diagnosi ha subito ritardi considerevoli.
Indice:
Chi deve farla?
Quando farla?
Passo 1
Passo 2
Come accorgersi del tumore al seno?
Ogni anno a ottobre ci ricordiamo del tumore al seno, per fortuna. Ed è forse grazie all’attenzione posta sul tema ogni ottobre che almeno in quell’occasione ci controlliamo. Ma non è certo abbastanza. Anzi a dirla tutta è pessimo pensarci una volta all’anno: infatti dovremmo farlo ogni mese, visto che il tasso di guarigione completa è al 90% quando si individuano tumori di meno di 1 cm. La prevenzione ti salva la vita - per davvero.
Quindi prima di ricordarti come si fa l’autopalpazione, se controllarti il seno non rientra nella tua routine mensile, molla tutto, prendi il cellulare e creati un promemoria mensile che ti ricordi di farlo. Non è difficile. Ci vorranno forse 30 secondi.
Conoscersi. Toccarsi. Essere costanti. Sono le tre semplici regole per l’autopalpazione al seno.
Chi deve farla?
Tuttə. Sì, devono farla anche gli uomini. E non è una battuta. Questa è una cosa che pochissime persone sanno. Ma anche loro hanno i capezzoli e una piccola porzione di tessuto mammario e anche loro quindi dovrebbero controllarsi (anche se i tumori al seno maschili sono circa lo 0.5/1% di tutti i casi di tumore al seno).
Per quanto riguarda le persone con un seno è importante iniziare l’autopalpazione fin da giovanissime e di continuarla per tutta la vita. Anche se la metà dei tumori viene diagnosticato in donne sotto i 50 anni, nel periodo post menopausa le possibilità di svilupparlo sono più alte. È quindi fondamentale far sì che l’autopalpazione diventi parte della nostra vita.
Ricordo che è importantissimo praticare l’autopalpazione anche se si è inseritə nei programmi di screening regionali per il tumore al seno.
Quando farla?
Se si ha ancora il ciclo mestruale, dopo le mestruazioni. Se si è invece in menopausa è indifferente, basta che sia sempre a cadenza mensile.
Passo 1: Osservati con il seno nudo allo specchio.
Se non sei solitə guardare le tue tette, è ora di iniziare a farlo! Conoscerle bene nella forma, colore, dimensione, aver memorizzato il colore del capezzolo o la forma dell’areola è il punto di partenza più importante. Come fai a notare eventuali cambiamenti se non sei sicurə di conoscerle a occhi chiusi?!
Guardale bene sia stando in piedi con le braccia lungo il corpo, sia mettendo le braccia dietro alla testa. Sono simmetriche? Una è più grande o più piccola? Memorizza tutto.
Niente panico: i seni sono sempre diversi tra loro. Quello che conta e che restino costanti della loro diversità, che non ci siano cambiamenti.
Passo 2: Inizia l’auto esame.
Sono due semplici passaggi, per il primo ti servono gli occhi, per il secondo le mani.
- osserva i seno: la pelle è sempre uguale? Oppure ci sono arrossamenti, o zone ruvide o inspessite? Sono spuntati avvallamenti in dentro o qualche protuberanza? Le dimensioni o la simmetria sono le solite?
- passa ora ai capezzoli: cambiamenti nel colore? Irritazioni? Attorno all'areola la pelle è secca come screpolata o con qualche crosticina? Noti che il capezzolo è retratto diversamente da solito?
Vai alla parte pratica con l’auto-palpazione. Puoi farla in piedi o sdraiata o sotto la doccia, come ti trovi meglio. Il concetto è tastare bene tutta la tetta, incluso il capezzolo, l’ascella e la zona tra l’ascella e il seno.
Se lo fai in piedi, metti il braccio del seno che vuoi esaminare per primo dietro la testa, come a toccare la scapola e inizia poi il controllo. Se lo fai sdraiata uguale, il braccio dietro la testa.
Metti le dita unite, rigide, come se fosse un piattello è il metodo più corretto per poi iniziare a toccarsi.
Puoi fare movimenti rotatori per tutte le zone sopra elencate andando o da sopra a sotto oppure da sinistra a destra, l’importante è che esamini bene tutte queste parti e ti concentri a sentire se ci sono avvallamenti, bozzi, zone ruvide o più spesse.
Quando hai concluso questo passaggio passa ai capezzoli: se li premi leggermente escono secrezioni?
Se è tutto a posto, hai finito! Se invece hai notato qualche cosa di insolito fai una telefonata al tuo medico e diglielo.
Come accorgersi del tumore al seno?
Con l'autopalpazione fatta con costanza e facendo controlli come la mammografia regolarmente. Ricorda che l’autopalpazione è fondamentale ma non deve trasformarsi in un auto-diagnosi o in ansia totale se per caso c’è qualche variazione. Più costante sei nel farla, più imparerai a conoscere il tuo corpo e a sapere cosa tenere sotto controllo. Non sempre ovviamente il tumore è palpabile, o dà sintomi, ma se dovesse formarsi e te ne accorgi immediatamente grazie all'autopalpazione ogni mese, puoi davvero salvarti la vita.
Se hai più di 45 anni e fino a 74, in alcune regioni, i programmi di screening gratuiti sono disponibili ogni due anni. In altre regioni si inizia a 50 e si conclude (quello gratuito) a 69 anni. Controlla se sei stata inserita correttamente nel programma, altrimenti chiedi al tuo medico o alla asl di riferimento.
Le cose potrebbero cambiare, in meglio, grazie al programma EU4 Health: un piano di screening dei tumori sostenuto dall'UE affinché il 90% della popolazione dell'UE che soddisfa i requisiti per lo screening del carcinoma della mammella, della cervice uterina e del colon-retto abbia la possibilità di sottoporvisi entro il 2025.