Mascolinità Tossica: non fa male solo alle donne
Hai mai sentito la frase “Gli uomini sono fatti così” o “Gli uomini non piangono mai”? Sono sicuro che molti di voi hanno sentito queste frasi almeno una volta nella vita.
La frase “gli uomini sono fatti così” è stata coniata nella lingua inglese (nella forma ‘boys will be boys’) nel 1589. L’espressione veniva da un proverbio latino, “sunt pueri pueri, pueri puerilia tractant”, ovvero “i ragazzi sono ragazzi e fanno cose da ragazzi”. Ma oggi questa frase viene usata come scusa per moltissimi comportamenti.
Sono passati 500 anni e ancora questo atteggiamento è quello dominante nella maggior parte delle società. Gli uomini sono descritti come dei duri e, se la situazione lo richiede, devono sempre risultare virili. Sono decisi, non mostrano alcuna vulnerabilità e da loro non devono trasparire emozioni. Se non rientrano in queste caratteristiche, vengono marginalizzati e fatti vergognare. Sono queste le aspettative che vengono instillate nei ragazzi fin dalla più tenera età.
“Mascolinità tossica” è un termine moderno per riferirsi agli aspetti negativi che derivano dall’esagerazione dei tratti maschili. È un gruppo di comportamenti e attitudini che si riferiscono a uomini come dominanti, misogini e aggressivi (che inducono o perpetrano violenze). Ciò può portare a atti violenti come violenza domestica, aggressioni e stupro.
I ragazzi crescono con l’idea che esiste un “amore condizionato”: per essere amati e apprezzati, devono per forza seguire le tradizioni. Se osano essere diversi, verranno rifiutati da tutti, compresa famiglia e amici.
Alcune ricerche hanno riassunto la mascolinità tossica in 3 tratti principali:
- Durezza: gli uomini devono essere forti, fisicamente e mentalmente, non devono provare emozioni ma mostrare solo aggressività.
- Antifemminismo: qualsiasi cosa ritenuta femminile va evitata, come mostrare le emozioni o chiedere aiuto.
- Potere: lavorare per ottenere potere e uno status, in maniera da guadagnarsi il rispetto altrui.
Solo quando questi comportamenti sono cronici possiamo però parlare di mascolinità tossica. Parliamo di uomini che mostrano tratti marcati di questi comportamenti e che credono che ci sia una gerarchia dipendente dal genere e dalla sessualità; sono uomini che non hanno intenzione di cambiare o di impegnarsi per disimparare alcuni di questi comportamenti.
Non sto parlando di uomini che fanno degli sbagli, come tradire o una volta mandare foto non richieste delle proprie parti intime (che vi ricordo comunque è una forma di violenza). Se, una volta messi di fronte alle loro azioni, capiscono che hanno sbagliato, questo unico errore non può essere definito mascolinità tossica. Essa infatti non deve essere usata come termine generalizzato per insultare gli uomini.
Dall’altro lato, invece, quando parliamo di violenza, aggressioni e comportamenti criminali - come stupro, aggressione e violenza domestica - questa distinzione non può funzionare. Anche se un comportamento del genere succede una volta sola, è comunque un crimine, non un errore. Se qualcuno la pensa diversamente è perché è cresciuto con l’idea che “l’uomo è sempre dominante e la donna ha il dovere di soddisfare le sue necessità”.
La nostra società patriarcale porta avanti la mascolinità tossica. L’ideologia che abbiamo costruito porta a conseguenze dannose perché rende gli uomini violenti, aggressivi, sessisti e omofobi.
La mascolinità tossica ha però un effetto non sono sulle donne, che sono la maggioranza delle vittime assieme a tutte le persone che non rientrano nella “norma”, ma può diventare veramente dannosa anche per la salute mentale degli uomini. La rigidità con cui si guarda alla mascolinità può portare all’abuso di alcol e droghe ma anche a risultati molto più pericolosi come la depressione e il suicidio (che è la prima causa di morte negli uomini tra la fine dei 20 anni e l’inizio dei 40).
Le aspettative spingono gli uomini a trattare i loro corpi come macchine, spingendosi fino ai limiti della propria fisicità e scoraggiandoli dal rivolgersi ai medici. Uno studio del 2011 ha scoperto che gli uomini che hanno delle opinioni deboli sulla mascolinità avevano il doppio delle possibilità di svolgere controlli medici preventivi rispetto a quelli che avevano opinioni molto più decise.
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Leggi anche: Educazione Sessuale - ep. 2: Consenso e comportamenti tossici
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Sfortunatamente, la mascolinità tossica non sparirà da un giorno all’altro. Ci vorrà molto tempo e molto lavoro per abbattere lo stigma e migliorare i nostri valori. Invece che etichettare gli uomini come “buoni” o “cattivi”, “duri” o “deboli”, è importante riconoscere che gli uomini, come le donne, hanno molte più sfaccettature che vanno molto oltre i tradizionali ruoli di genere.
Gli uomini dovrebbero cominciare a guardarsi e decidere che vogliono cambiare atteggiamento, mettersi in gioco, iniziare a chiedere aiuto e ad andare in terapia.
Come società, dobbiamo continuare a incoraggiare le donne ad alzare la testa di fronte alla la mascolinità tossica. Condividere lo stesso sangue o gli stessi geni non è una scusa per alcun comportamento tossico. Ci si può sempre staccare da un membro della famiglia se risulta tossico e parlarne apertamente. Per quanto difficile possa sembrare, dobbiamo denunciare i comportamenti tossici e renderci un esempio per il nostro nucleo familiare.
Come genitori, dobbiamo insegnare ai nostri figli un amore incondizionato e dobbiamo dare valore ai loro sentimenti.Chiunque siano o vogliano diventare, devono sentirsi accettati. Ci vuole molto coraggio ad andare contro le regole e a manifestare se stess*; questa dovrebbe essere una qualità da celebrare.
Tutte le persone vogliono sentirsi rispettate. Tutti vogliamo essere tenuti in considerazione, riconosciuti e affermati. Se cominciamo a espandere e integrare nuovi concetti all’interno della nostra definizione di mascolinità, ciò può portare a una migliore comprensione di noi stess* e degli altri. Ricordiamoci quindi di sfidare la mascolinità tossica ogni giorno; cerchiamo di essere coscienti delle nostre azioni, di usare un linguaggio inclusivo e di lavorare per ricostruire i nostri valori!