Pavimento Pelvico, Dolore e Endometriosi: Cosa Dovresti Sapere
Solo 4 donne su 10 conoscono cosa sia il pavimento pelvico. E questo è ancora più spaventoso se consideriamo che quasi il 30% delle donne sviluppa un problema al pavimento pelvico ad un certo punto della loro vita.
Abbiamo parlato di temi come il pavimento pelvico, il dolore intimo e l'endometriosi per un po' ormai - puoi leggere i precedenti articoli qui e qui - e dunque oggi vogliamo spiegare alcuni punti riguardo a questi argomenti.
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Leggi anche: Cos’è, Dov’è e Perché ci deve interessare il Pavimento Pelvico?
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Ulteriori dati sul dolore pelvico e sull'endometriosi
Sai cos'è il pavimento pelvico?
È un gruppo di muscoli, legamenti, ressuti connettivi e nervi che supportano gli organi pelvici: la vescica, l'utero, la vagina e il retto. Se provi dolore tra l'ombelico e la coscia, quella è la zona dove si trova il pavimento pelvico.
Quanto è diffuso il dolore pelvico?
Il dolore pelvico è molto comune tra i sintomi riportati al proprio medico di base ed è una delle ragioni più comuni per cui ci si rivolge a un* ginecologə. Il dolore pelvico può presentarsi in base all'età, il peso, le abitudini quotidiane, un'eventuale gravidanza o condizioni ereditarie. Il dolore può presentarsi anche prima dell'inizio dell'adolescenza. Il dolore pelvico cronico (DPC) colpisce 1 donna su 6, in confronto a 1 uomo su 10.
Ecco alcuni dati su sintomi e disturbi: si stima che in Italia 2.5 milioni di persone, soprattutto donne, soffrano di incontinenza urinaria. Il 20% di loro è sotto i 30 anni, il 40% è tra i 30 e i 50. Superati i 50 anni, 1 donna su 5 sperimenta l'incontinenza da urgenza. Solo il 25% si rivolge a un medico e la maggior parte delle altre persone crede che ciò sia normale e non risolvibile. La dispaneuria colpisce fino al 44% delle donne in post-menopausa sessualmente attive (e il 12-15% di quelle in età fertile). Tra il 30 e il 50% delle donne nella propria vita sviluppa un'infezione del tratto urinario, col rischio che diventi cronica e 3 donne su 10 oltre i 50 anni sviluppano un prolasso genitale.
I pericoli di screditare il dolore pelvico:
L'endometriosi è una malattia che consiste nella presenza di endometrio (la membrana che normalmente riveste solo la cavità uterina) all'esterno dell'utero, causando infiammazione e dolore. Colpisce 1 donna su 10 in Italia. Può colpire anche le persone intersessuali, transgender e non binarie.
In Italia, una persona può aspettare fino a 10 anni a partire dai primi sintomi per ricevere una diagnosi di endometriosi. La situazione a oggi non sembra in miglioramento ed è ancora più problematica per le minoranz etniche. Una donna nera ha la metà delle probabilità di una bianca di ricevere una diagnosi di endometriosi.
Da un recente studio è emerso che il 66% delle persone colpite da endometriosi soffre di uno o più forme di disagio psicologico, di cui 68% ansia, 42% depressione, 62% sindrome da affaticamento cronico, 22% disturbo del comportamento alimentare. Il 37% di loro ricorre a un supporto psicoterapico, counselling, gruppi di auto-mutuo-aiuto o terapia farmacologica.
Perché il dolore non viene preso sul serio?
Le donne sono state escluse dai test clinici in quasi tutto il mondo fino agli anni '90. Dato che le ricerche venivano condotte e riportate da uomini, il focus principale era quello maschile. Il 70% delle persone hce soffrono di dolore cronico sono donne, eppure l'80% degli studi sul dolore viene condotto su topi maschi o uomini. Abbiamo bisogno di più investimenti nella ricerca femminile e un miglior accesso alla gestione dei sintomi, in modo da chiudere il gap nelle diagnosi.
A che punto siamo oggi?
Proprio pochi giorni fa, il 22 marzo 2021, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha autorizzato la spesa di 3 milioni di euro (da suddividere su 3 anni) per un bando di ricerca sull’endometriosi nel territorio nazionale; i progetti di ricerca dovranno produrre risultati trasferibili in tempi brevi e avere un esplicito orientamento applicativo.