Vibratori Clitoridei: Quanti Tipi Ne Esistono?
Gli ultimi cinque anni sono stati direi rivoluzionari nella storia dei sex toys; mai prima si è vista una così alta concentrazione di novità dedicate al piacere femminile - possiamo tutt* esclamare in coro un alleluia!
Inutile forse che vi sottolinei che la maggior parte di queste novità l’hanno portata team composti da ingegnere, mediche ed esperte che hanno unito i cervelli e trovato il modo di applicare la tecnologia in modo funzionale per il piacere delle donne.
Grazie a questi geni, perchè di questo si tratta, oggi possiamo scegliere tra quattro diverse tecnologie per stimolare la clitoride: le onde, i movimenti, i tocchi e le vibrazioni.
Ma facciamo un doveroso, veloce, recap per essere sicuri che tutt* siamo sul pezzo: nel 1998 abbiamo scoperto la reale forma della clitoride, centro del piacere femminile. Un organo lungo circa 8 cm, che si sviluppa internamente con ben due bulbi, due braccia e una testa (in parte visibile, dove tutt* - si spera - siamo soliti vederla). Un totale di 8000 terminazioni nervose pronte per essere stimolate da punti e con tecniche diverse.
Fino qui, direi tutto chiaro. Se andiamo a vedere come sono stati concepiti i vibratori femminili negli ultimi 20 anni (e oltre) vediamo che le vibrazioni sono la tecnologia più utilizzata per stimolare la clitoride. Funziona, senza dubbio, ma dal 1998 possiamo dire che questa modalità di stimolazione è un po’ datata, si può fare di meglio. Come mai? Perché le vibrazioni, per loro natura, non si propagano all’interno dei corpi, bensì si concentrano dove vengono direzionate.
Di fronte quindi alla potenziale stimolazione di ben 8 cm di clitoride, rimanere concentrati “solo” sulla parte visibile, è una visione abbastanza riduttiva.
Ci abbiamo messo 20 anni per sviluppare una tecnologia che permettesse ai sex toys di arrivare a stimolare tutta la clitoride e sprigionare le potenzialità di 8000 terminazioni nervose; a dire il vero nessuno si è inventato l’acqua calda ma menti brillanti hanno finalmente capito come applicare tecnologie già esistenti per farci provare orgasmi multipli, intensi, in pochi minuti. Amen.
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Le onde
Sto parlando delle onde soniche, o della tecnologia “ad aria”, altresì conosciuti come toys “succhia-clitoride” termine diciamo molto basic, ma che rende decisamente l’idea.
Questa tipologia di vibratori clitoridei permette infatti zero sforzo e senza dubbio il massimo risultato; “il tipo di orgasmo che ogni donna dovrebbe provare”, questo è stato detto dalla maggior parte delle persone che li ha provati. In effetti, basta accenderlo e appoggiarlo - o a volte anche solo avvicinare questo vibratore clitorideo - e in pochissimo tempo (qualche minuto) si sprigiona un orgasmo intenso.
Al netto di essere molto sensibili sulla clitoride - in quel caso sconsiglio questo tipo di toy e vi suggerisco invece di provare una delle altre tre tecnologie di vibratori per la clitoride - concordo che tutte le persone vulvo-vagino munite dovrebbero provare questa tipologia di stimolazione almeno una volta. Ci sono infatti diversi toys che usano le onde o l’aria, di colori, forme e prezzi diversi (alcuni anche controllabili a distanza via app). Vi lascio qui qualche idea.
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I movimenti
Ovviamente, dato che siamo tutt* diversi, c’è chi preferisce una stimolazione meno meccanica e più realistica - le onde non sono nel range di qualcosa che sia minimamente riproducibile da un umano.
Ci sono moltissimi modi di stimolare la clitoride ma da diversi studi che il team di ingegnere dietro al brand Lora DiCarlo ha fatto, è emerso che due sono tra i più efficaci: i movimenti rotatori e le micro pressioni.
Parliamo dei primi: ricordano molto un cunnilingus. Questi toys per la clitoride hanno una specie di pallina morbida ma non troppo (o più di una) che appunto gira e si muove come preferisci, a velocità che preferisci. Come se fosse la punta di una lingua.
È un tipo di stimolazione ideale per le amanti del sesso orale, che permette all’orgasmo di crescere più gradualmente, e che dona però quella costanza nel ritmo e nella pressione che permette alla clitoride di raggiungere il piacere più velocemente.
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I tocchi
Nomen omen. Le mani sono il mezzo che usiamo di più per darci piacere e uno dei movimenti più graditi (stando alle ricerche) sono appunto tanti tocchi ritmati sulla clitoride - con il ritmo che vogliamo noi, fino a molto molto veloce - che è il valore aggiunto di questa tipologia di vibratore per la clitoride.
Niente crampi alle dita, poco sforzo - basta appoggiare il toy - e scegliere che ritmo e che intensità di tocco vogliamo.
Le vibrazioni
Ad oggi direi, il grande classico che, per definizione, non muore mai - fortuna che oggi le batterie sono tutte ricaricabili!
Di vibratori per la clitoride che sfruttano appunto le vibrazioni c’è l’imbarazzo della scelta, a partire dalle forme e dai materiali (ovviamente raccomando silicone di grado medicale) passando per i colori e le modalità di vibrazione.
Ci sono i più piccoli, detti vibratori bullet, di solito grandi come un dito (super discreti) che puoi infilare anche in una pochette, i mini rabbit oppure quelli un po’ più grandi e flessibili con cui riesci a stimolare anche altre zone della vulva.
Ci sono quelli più tondi, che stanno nel palmo della mano, e che puoi appoggiare anche su tutta la vulva oppure quelli “da dita”, ovvero dei vibratori piccoli che si reggono tra le dita fino alle wand, dei veri e propri massaggiatori per il corpo che però, viste le vibrazioni intense, sulla clitoride sono magiche.
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Qualsiasi sia la tecnologia che ti ispira di più, ricordiamoci di ringraziare chi ha lavorato anni per darci la possibilità di scegliere oggi un sex toys creato davvero con la clitoride in mente, diverso, come ognun* di noi, e prezioso alleato nella scoperta del piacere.