Transessuale, Transgender e Intersex
È giunto il momento di fare un po’ di chiarezza sul tema. Oggi, parleremo di transessualità, transgenderismo e intersessualità.
La società in cui siamo cresciuti è tradizionalmente una società binaria fondata sui concetti di sessualità e gender ma la varietà, in termini di orientamento sessuale, è sempre esistita.
Fortunatamente in seguito ad alcuni cambiamenti sociali avvenuti negli ultimi trent’anni, il concetto di etero-normatività, che aveva in pugno le redini dell’orientamento sessuale, è stato messo in discussione ed insieme ad esso è cambiato il binario uomo-donna su cui si fondano da sempre gli stereotipi di genere.
Oggi si avverte la necessità di trasformare il concetto di ciò che dovrebbe essere un uomo, e ciò che dovrebbe essere una donna. Diffondere la cultura della parità dei sessi e promuovere il superamento degli stereotipi di genere, su ogni piano, non è un compito affatto semplice. Si tratta, però, di una necessità sociale e per riuscire in questo scopo, è consigliato ritornare alle basi e riesaminarne i concetti chiave. Per cui, ripassiamoli insieme.
Orientamento sessuale e Genere
Iniziamo col dire che l’orientamento sessuale e il genere sono due argomenti differenti, ma entrambi strettamente legati al comportamento erotico. Il primo rispecchia l’attrazione emotiva, romantica e sessuale di un individuo, percorrendo una linea che parte dal concetto di eterosessualità e prosegue sino ad includere l’omosessualità e alcune forme di bisessualità.
Le persone bisex sperimentano un’attrazione emotiva, romantica e sessuale, sia verso le persone dello stesso sesso, che verso quelle del sesso opposto. Gli individui omosessuali, ovvero attratti dallo stesso sesso, vengono definiti gay, dicitura impiegata sia per gli uomini che per le donne, oppure lesbiche, se ci si riferisce solamente a due donne.
Il gender si riferisce invece alla percezione soggettiva che l’individuo ha di sé, come uomo o come donna. Esso può rispecchiare o meno la natura del suo organo riproduttivo. Le persone che si rispecchiano come genere con il sesso biologico, come ad esempio una donna che si sente effettivamente donna ed ha una vulva, sono definiti cisgender.
La parola transgender è spesso utilizzata per riferirsi agli individui che presentano una disforia di genere o DIG – disturbo dell’identità di genere – , e vengono definiti transessuali. Un uomo transgender è nato donna ma si identifica come uomo. Una donna transgender è nata uomo ma si identifica come donna.
Di solito la disforia di genere comincia a manifestarsi sin dall’infanzia, in altri casi invece si presenta in età adulta. C'è poi il termine espressione di genere si riferisce a come un individuo “comunica” la sua identità agli altri attraverso il proprio comportamento, l’abbigliamento, il taglio di capelli, la voce e altre caratteristiche fisiche.
All’interno di questo range di possibilità, rientra anche quella dell’uomo cisgender eterosessuale che è attratto sessualmente dalle donne con cui instaura un legame di tipo erotico e romantico. Una donna cisgender omosessuale, invece, instaurerà quello stesso legame con un’altra donna. Ulteriori possibilità includono un uomo transgender (nato come donna ma che si identifica come uomo), che si sente attratto romanticamente e sessualmente da un altro uomo, definendosi eterosessuale. Se l’attrazione è rivolta verso una donna, l’individuo è un uomo transgender omosessuale.
Un transgender può identificarsi come gay, lesbica, eterosessuale o bisessuale, ma anche come cisgender.
Quando si manifesta la DIG e l’individuo stabilisce di identificarsi in un genere, personalmente, non concordo con l’idea di continuare a riferirsi a tale individuo come un uomo o una donna transgender. I cisgender non vengono “etichettati” come tali. Questo può essere utilizzato forse solo a scopo medico o clinico o se un individuo decide di esprimere la propria identità attraverso un cambiamento fisico (parleremo di questo nel prossimo post); al di là di questo, la mia percezione è che questa etichetta socialmente ancora molto usata rafforzi il gap e l’esclusione delle persone trans.
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Leggi anche: Disforia di Genere
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Intersessualità
Infine, l’intersessualità non ha niente a che fare con tale argomento, dal momento che si riferisce a un individuo nato con una combinazione di fattori biologici maschili e femminili, con cromosomi e caratteristiche genitali miste, che, al momento della nascita, impediscono al medico di definire il sesso del neonato.
Nel 2013 la Germania è diventato il primo stato europeo ad includere nella sua legislazione il terzo genere, noto anche come gender indeterminato. Questa decisione ha lo scopo di ridurre la pressione esercitata sui genitori al momento della nascita, i quali, altrimenti, dovrebbero prendere una decisione affrettata e scegliere il sesso del bambino. Grazie all'accettazione e riconoscimento di un terzo genere queste persone potranno scegliere da sé e in età adulta se identificarsi come uomo o come donna e se vogliono procedere anche ad un cambiamento dei propri genitali o corpo.
Il definire una cosa la rende più semplice da comprendere e può aiutare la realtà e portare tutti noi ad assumerci la responsabilità di includere ogni individuo nella nostra società, senza alcun giudizio. Com’è stato appena dimostrato, la nostra società non è affatto binaria!