Fantasie, Transessuali e Orientamenti
Ti identifichi come un uomo gay ma, in alcune fantasie, sogni di intrattenere un rapporto sessuale con un altro uomo che abbia la vagina? Oppure, ti identifichi come una donna lesbica e, talvolta, sogni di essere penetrata?
Di questi tempi, l’industria del porno ha vissuto un boom nella categoria degli attori trans. Per molti, l’orientamento sessuale sembra essere univoco (gay, eterosessuale, bisessuale, ecc.). Eppure, talvolta, capita di ritrovarsi a fantasticare su certe situazioni che apparentemente sembrano essere contrastanti.
Perché?
In realtà, benché la questione sembri complessa, la risposta è semplice: l’universo erotico è mutevole e non conosce confini né regole. Con questo, non intendo dire che non sia controllabile, ma, piuttosto, che esso non sempre combaci con l’orientamento sessuale in cui ci identifichiamo. Questo tipo di classificazione, infatti, è fondamentalmente teorica. Dobbiamo pur sempre ricordarci che la mente erotica è selvaggia e indomabile.
Immaginarsi di intrattenere un rapporto con un uomo che abbia la vagina non ti renderà “meno omosessuale”. Dall’altra, se si immagina di avere un rapporto con una donna che abbia il pene, questo, non ti renderà “più eterosessuale”. La sfera erotica è ricca di sfumature.
Un uomo transessuale, prima dell’intervento chirurgico, è la prova a dimostrazione del fatto che una donna col pene non sia così estranea al mondo degli etero. Secondo Justin Lehmiller, un ricercatore sessuale, gli uomini – in percentuale maggiore rispetto alle donne – tendono ad avere delle fantasie che si riflettono nel gender-bender, un concetto che si riferisce a tutti coloro che trasgrediscono al comportamento sessuale previsto dal loro genere.
Nella sua ricerca sulle fantasie sessuali, Lehmiller ha scoperto che sono soprattutto gli uomini ad essere propensi a intrattenere un rapporto con dei travestiti o dei transessuali, mostrando un maggiore interesse nel gender-bending: spesso, indossano degli abiti femminili e lavorano sul proprio corpo, per far sì che assuma tratti specifici del sesso opposto. Per molti uomini, continua Lehmiller, la combinazione femminile-maschile contribuisce a creare un mix ideale di erotismo e di eccitazione.
Le fantasie transessuali possono confondere, soprattutto quando si è attratti da individui che manifestano una propensione per il gender-bending. Questa situazione porta a mettersi in discussione e a chiedersi: “Che cosa significa? Significa che non sono gay?”, “Significa che vorrei essere una donna?”.
Le fantasie in cui si immagina che il proprio corpo presenti delle caratteristiche dell’altro sesso non indicano necessariamente che l’individuo sia un transessuale; allo stesso modo, essere protagonisti di fantasie in cui si indossino degli abiti femminili non significa necessariamente che l’individuo voglia diventare una donna. Di fatto, molti uomini indossano degli abiti femminili, ma si identificano pur sempre come uomini. In altri casi, alcuni si identificano come eterosessuali a cui piace intrattenere dei rapporti con una donna che abbia il pene. Allo stesso modo, alcuni gay intrattengono dei rapporti con degli uomini che abbiano la vagina.
L’ orientamento sessuale, le fantasie e il gender sono concetti estremamente diversi tra loro. Cambiare il proprio genere è un diritto. Se si sceglie di affrontare tale trasformazione, bisogna mettere da parte ogni pregiudizio. Cambiare genere però non significa mutare necessariamente anche il proprio orientamento sessuale. Infatti, tale passaggio può avvenire in certe persone, ma non in tutte.
Se un individuo si identifica come etero, ma intrattiene dei rapporti con altri uomini, ciò non lo renderà omosessuale. Esiste un termine utilizzato in questo caso: MSM (Men who have Sex with Men), ovvero, uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini. In base allo stesso principio, se un individuo si identifica come omosessuale, ma intrattiene dei rapporti con una donna, ciò non lo classifica necessariamente come etero.
Le fantasie sono tutta un’altra storia. Molti uomini e donne etero hanno delle fantasie omosessuali o dei sogni erotici nascosti nel cassetto. La stessa situazione ribaltata si presenta per molti uomini e donne gay. Ognuno di noi occupa una posizione sulla Scala Kinsey, ma molti non si classificano come esclusivamente etero o gay.
Se pensate alla tavolozza di un pittore, essa presenta una vasta gamma di varietà cromatiche. In essa, il colore predominante potrebbe essere il colore gay, ma, da qualche parte, su quella stessa tavolozza, potrebbe esserci un piccolo puntino di colore eterosessuale.
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Nella sua ricerca, Justin Lehmiller sostiene che gli uomini siano più portati a vivere tali situazioni con un certo grado di imbarazzo, a differenza delle donne, soprattutto quando non si sentono a proprio agio con le loro fantasie. Se si verifica tale circostanza, gli uomini tendono a descrivere la loro sessualità come “fuori controllo”.
Il timore è soprattutto legato all’idea di essere meno virili, di essere anormali, piuttosto che al rischio effettivo di perdere il controllo. Se un uomo, preda della sua stessa disperazione, avverte di non avere pieno potere sulla propria sessualità, cercherà immediatamente una cura. In questo stato, la persona è particolarmente vulnerabile e può essere facilmente manipolata da coloro che sostengono di poter curare la sua sessualità sbagliata. Le terapie di conversione sono estremamente pericolose, ma vengono ancora proposte in molte parti del mondo. Soltanto l’anno scorso, il Regno Unito ha riconosciuto questa pratica come immorale.
Ricapitolando, i transessuali che sentono di essere nati nel corpo sbagliato hanno il diritto di sottoporsi agli interventi chirurgici necessari che gli permettano di ottenere il corpo in cui si sentono a loro agio, senza pregiudizi.
Molti uomini e donne eterosessuali e omosessuali hanno delle fantasie di tipo gender-bender, o possono intrattenere dei rapporti con degli individui propensi al gender-bending. Il loro orientamento sessuale non cambia.
Ognuno di noi occupa una posizione sulla Scala Kinsey. Gli spettri della sessualità sulla nostra tavolozza sono vari e molteplici, e raramente possiamo identificarci al 100%, anche se, spesso, uno dei fattori in gioco è predominante sull’altro.
Non c’è nulla di innaturale in questo discorso. Il nostro universo erotico abbraccia tutte le situazioni elencate, molto più delle nostre etichette o delle categorizzazioni teorico-intellettuali.
In altre parole, il mio è un invito a godersi la propria sessualità, anche se ciò può condurre verso luoghi inesplorati. Allontanate le preoccupazioni e rassicuratevi, perché non siete anormali, né avete perso il controllo di voi stessi.