Lo squirting si vede solo nei porno. Vero o falso?
Lo squirting non esiste, è una cosa finta che si vede nei porno per gonfiare l’ego degli uomini rispetto alla loro strabiliante performance. Un po’ come quelle che urlano 20 minuti quando vengono.
Ho sentito molte volte questa frase, unita al fatto che l’eiaculazione femminile non esiste ed è scambiata spesso con la “banale” lubrificazione vaginale.
Non ci siamo, ragazzi, non ci siamo.
Lo squirting o anche detto eiaculazione femminile esiste eccome! Se poi vogliamo discutere di come venga rappresentato il fenomeno all’interno dei porno, dove tutto è incentrato sulle performance dell’uomo e finto, questo è un altro paio di maniche e un altro problema.
C’è molta confusione sull’argomento, come capita spesso quando si tratta di piacere femminile, vulva, vagina e clitoride. D’altronde sono argomenti tabù di cui purtroppo non si parla. Facciamo un po’ di chiaro in queste zone oscure.
Le donne, se stimolate in una certa maniera, sono capaci di emettere un liquido, di solito trasparente e inodore (ma il colore può cambiare, proprio come capita negli uomini) che può variare nelle quantità, da qualche goccia fino a veri e propri flussi abbondanti.
Lo squirting esiste!! È una sensazione elettrizzante, profonda, un’eccitazione intensa e di grande piacere. E no, non ha niente a che vedere con la normale lubrificazione vaginale. Sono due cose separate.
Partiamo con un po’ di sana anatomia.
Vi presento le ghiandole di Skene, responsabili della produzione del liquido che si emette durante l’eiaculazione femminile. Probabilmente molte di voi non si sono mai accorte della loro esistenza. D’altronde abbiamo altro da fare di giorno che metterci con uno specchio e lente d’ingrandimento ad analizzare la nostra vulva. Esistono delle mini aperture molto vicino all’uretra, da dove esce di fatto la pipì, che producono invece questa pioggia di piacere. Le ghiandole di Skene possono essere grandi dai 2,5 ai 6 cm.
Si parla a volte anche di prostata femminile, proprio perchè, come quella maschile, il liquido emesso ha delle analogie a livello di composizione: contiene infatti anche il PSA (antigene prostatico specifico) oltre a glucosio, fruttosio e altre sostanze. La composizione poi può variare.
Se guardiamo internamente però, dove si trovano? Esattamente in prossimità del Punto G. C’è molta confusione riguardo al Punto G alla sua definizione e alla sua scoperta. Viene dunque da chiedersi: ma alla fine il Punto G è di fatto questa ghiandola? O è semplicemente la definizione più comunemente usata di una zona all’interno della vagina? Quello che è certo è che:
- Si trova sulla parete superiore del canale vaginale, circa a 2/3 centimetri dall’ingresso (questo può variare)
- Al tatto si percepisce come una zona di tessuto più rugosa o spugnosa rispetto al resto del canale vaginale
- Se stimolata in un certo modo può portare la donna all’orgasmo ma anche allo squirting
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Leggi anche: Squirting: guida a come stimolare l'eiaculazione femminile
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Diciamo che, comunque la si chiami, è chiaramente una zona da amare, cercare e memorizzare!
Ma tutte le donne possono quindi avere un’eiaculazione? Tecnicamente sì.
Ma come dico spesso, il cervello è il nostro organo sessuale per eccellenza. Ci sono quindi diversi fattori psicologici che influenzano la nostra capacità di squirting oltre a quelli fisici, dovuti alla stimolazione giusta o sbagliata o a caratteristiche delle ghiandole stesse.
La sensazione che si prova quando la stimolazione, diciamo del Punto G, viene fatta nella maniera più corretta per portarci all’eiaculazione è estremamente simile a quella di dover fare pipì. Psicologicamente questo è un fattore di blocco per noi donne, perchè, diciamocelo, l’idea di lasciarci andare e magari di fare pipì in quel momento non piacerebbe a nessuna di noi!
Questa è la prima barriera da superare per poterci mentalmente lasciare andare a questa ondata intensa di piacere (e qui, cari partner, sta a voi metterci a nostro agio).
Come poi accade anche per raggiungere l’orgasmo, dobbiamo essere mentalmente libere da altri pensieri, rilassate e perfettamente a nostro agio con quello che sta succedendo.
Non c’è niente da fare, noi donne funzioniamo così. Se siamo li a pensare “oddio ma così si vedrà la mia cellulite” addio e tante care cose.
Chiaramente poi la tecnica di stimolazione fa la differenza.
Quando riusciamo a completare il puzzle, quando si allineano finalmente i pianeti, la sensazione che si prova con lo squirting è davvero INTENSA.
Ok, ma quindi???
Non c’è chiaramente un unico modo, siamo tutte diverse, ma per molte donne lo squirting è come un’ondata intensissima di piacere con spasmi e contrazioni più intense di un normale orgasmo, una sensazione di liberazione che porta all’uscita del liquido.
Piangere, ridere, sentirsi sfinite, disidratate, essere ancora più eccitate di prima è del tutto normale.
Ragazze, io come sempre se vi va vi consiglio di provare, ma comunque lo squirting non è un obbligo, deve essere un piacere e una cosa che fate per voi stesse. Può interessarvi provare, come no, e se non ci riuscite non deve diventare una frustrazione, non è una gara. Non c’è un giusto o sbagliato.
Se la cosa però vi ha stuzzicato un po’, allora non perdetevi il prossimo articolo dove spiego nei dettagli qual è la tecnica più utilizzata per lo squirting, come potete allenarvi e scoprirlo da sole e come le palline vaginali possono aiutarvi!
Per ora sappiate che lo squirting esiste.