Educazione Sessuale - ep. 4: Guida alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili
In una serie dedicata all'Educazione Sessuale non può mancare una puntata con un focus sulle malattie sessualmente trasmissibili, come tutelare la nostra salute e come gestirle, senza rinunciare alla nostra vita sessuale. Immergiamoci dunque in un nuovo episodio!
Indice:
Anche se hai un* sol* partner, è importante tenersi controllati
Se hai una malattia sessualmente trasmissibile, te ne accorgi?
Il consenso è imprescindibile, ma lo sono anche i preservativi
Le malattie sessualmente trasmissibili possono trasmettersi attraverso sesso vaginale, anale o orale non protetto (senza un preservativo), o attraverso contatto tra i genitali, per esempio con la condivisione di sex toys.
Ci sono tantissimi luoghi comuni riguardo alle malattie sessualmente trasmissibili, ma la più pericolosa è che se risulti positivo a una di esse, la tua vita sessuale è rovinata. È importante tenere a mente che queste malattie sono molto comuni e la maggior parte della popolazione sessualmente attiva ne prenderà una nel corso della propria vita. Soprattutto, se ne contrai una, questo non determina il tipo di persona che sei, ma è un promemoria del fatto di stare più attenti e usare le protezioni.
Ricorda di usare sempre una protezione, soprattutto se tu e il/la tu* partner avete rapporti anche con altre persone. Se risulti positiv* a una malattia sessualmente trasmissibile, non avere rapporti finché la cura intrapresa non sarà completata, e successivamente assicurati di usare sempre il preservativo.
Anche se hai un* sol* partner, è importante tenersi controllati
Le malattie sessualmente trasmissibili possono essere trasmesse e riscontrate anche se non presenti sintomi. Alcune persone hanno sintomi ma altre possono non mostrarne mai. E questo è vero per quasi tutte le malattie sessualmente trasmissibili, quindi il modo migliore per sapere se ne hai una è fare un test. Idealmente dovresti anche fare un controllo ogni volta che cambi partner, e se hai un* sol* partner, controllati comunque ogni 3 mesi.
Se hai una malattia sessualmente trasmissibile, te ne accorgi?
Questo è falso. Molte malattie di questo tipo sono asintomatiche. La clamidia, per esempio, può restare dormiente e asintomatica potenzialmente per anni, e poi scatenarsi con sintomi lievi come la febbre, o con altre malattie più serie. Anche le secrezioni vaginali possono indicare che c’è qualcosa che non va. Nonostante sia assolutamente normale per le persone dotate di vagina avere delle piccole perdite, se il colore, l’odore o la consistenza cambiano o risultano inusuali rispetto alla norma, soprattutto se si prova anche prurito o bruciore, è il caso di recarsi da un medico e fare qualche analisi.
Il consenso è imprescindibile, ma lo sono anche i preservativi
Usare delle protezioni riduce in maniera significativa le possibilità di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile, sia che si usi un preservativo, un dental dam (usato per il sesso orale) o un preservativo interno. Fare una doccia dopo un rapporto non è un modo per prevenire l’insorgenza di una malattia sessualmente trasmissibile. Urinare appena possibile dopo un rapporto sessuale è importante se si ha una vagina, poiché riduce il rischio di contrarre un’infezione del tratto urinario ma non previene l’insorgenza di una malattia sessualmente trasmissibile.
Ricorda che il preservativo si può usare su qualsiasi dimensione di pene, non lasciare che qualcuno ti convince del contrario. Non farti manipolare allo scopo di fare del sesso non sicuro se non ti senti a tuo agio. Esistono moltissimi tipi di preservativi, di numerose taglie, dunque è possibile cercare quello con cui tu o il tuo partner vi trovate meglio. Indossare due preservativi non assicura una doppia protezione; in realtà, in questo modo è più probabile che entrambi si rompano. I due preservativi, infatti, strofinando l’uno sull’altro, causano frizione, che può portare a una rottura. Lo stesso discorso si applica ai preservativi interni; è sconsigliato infatti usare contemporaneamente sia un preservativo interno che uno esterno.
Nonostante i preservativi siano essenziali nel prevenire la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili, esiste un medicinale chiamato PrEP (Profilassi Pre-Esposizione) che può prevenire il rischio di contrarre l’HIV, e lo si può prendere se il proprio partner è positivo all’HIV per ridurre il rischio di trasmettere il virus. Si può prendere la PEP (Profilassi Post-Esposizione), invece, se si pensa di essere stati esposti all’HIV, ma lo si può fare solo entro le 24 successive all’esposizione. Nonostante questo, però, la PEP non sempre funziona, dunque è vitale non farci eccessivo affidamento e assicurarsi di usare comunque il preservativo.
In Italia, le linee guida sul trattamento dell’HIV raccomandano che le persone che assumono la PrEP effettuino diversi esami, ed è per questo che in Italia questo medicinale si compra in farmacia con la prescrizione di un infettivologo.
Sai bene cos’è meglio per il tuo corpo. Per questo, se il sesso diventa doloroso o ti sembra che qualcosa non vada nel verso giusto, fai un test. I test per le malattie sessualmente trasmissibili si effettuano negli ospedali e nei laboratori dei Centri Diagnostici autorizzati. Per informazioni e orientamento specifico ci si può rivolgere al proprio medico curante o ai Servizi di HIV/AIDS/IST Counselling telefonico (Telefono Verde AIDS e IST dell’Istituto Superiore di Sanità raggiungibile al numero 800861061).