Educazione Sessuale - ep. 2: Consenso e comportamenti tossici
In questo nuovo episodio della nostra serie dedicata all'Educazione Sessuale, impariamo cos'è il consenso, un comportamento tossico e come riconoscere una relazione non sana.
Indice:
Squilibri di potere
R.I.S.P.E.T.T.O.
Gaslighting, o manipolazione psicologica maligna
Chiariamo subito: che cosa intendiamo per consenso? Il consenso è un accordo verbale entusiastico e non costretto al fine di svolgere un’attività. È assolutamente necessario e non esiste alcuno scenario in cui non sia necessario un consenso attivo e specificato a voce.
Se una persona non è entusiasta e sembra insicura, è fondamentale controllare che questa persona voglia ancora proseguire con ciò che si sta facendo. È necessario mettere sempre il partner nella posizione di poter dire di no. Ci si deve sempre assicurare che il consenso sia comunicato esplicitamente; il silenzio non è mai consenso. Inoltre, legalmente, non si può ricevere il consenso se la persona si trova sotto l’effetto di alcol o droghe.
Se una persona accetta di fare sesso con un’altra ad un certo punto, ciò non significa che non possa cambiare idea in qualsiasi momento. Allo stesso modo, se una persona accetta di fare sesso con un’altra in un determinato momento, ciò non vuol dire che lo vorrà rifare di nuovo in futuro.
È sempre necessario chiedere il consenso prima di iniziare a svolgere attività durante il sesso come il soffocamento o le sculacciate - queste cose possono risultare traumatiche se non volute. Se una persona continua a fare sesso con un’altra dopo che quest’ultima ha dimostrato espressamente il proprio disagio o ha detto di volersi fermare, la prima persona sta commettendo uno stupro.
Riconoscere una relazione tossica non è sempre facile. Il rifiuto e la negazione ci portano a ignorare i segnali di abuso emotivo e manipolazione quando si tratta della nostra relazione, ma dobbiamo specificare che ci sono dei segnali a cui fare particolare attenzione, che sono indice di una relazione tossica.
E cosa c’entra questo col consenso? Se veniamo convint* o costrett* a fare cose che non vogliamo, o se i nostri limiti non vengono rispettati adeguatamente all’interno della relazione, questo è un chiaro segnale di relazione tossica.
Squilibri di potere
Uno dei segni di una relazione non sana è quello dello squilibrio di potere. Può essere creato da fattori quali una grande differenza di età, se il partner ti intimidisce fisicamente, se vivi in dipendenza economica dal tuo partner, se c’è una disparità di esperienze (che siano esperienze sessuali o di vita - come vivere da sol* - o che sia l’aver avuto precedenti relazioni) o infine se vivi in co-dipendenza.
Un partner può infatti utilizzare questi vantaggi e questo squilibrio per manipolare l’altra persona nella relazione; questo nel tempo può portare a una relazione insalubre e a volte anche a effetti negativi fisici e psicologici. In una relazione co-dipendente, un partner spesso esercita il potere sull’altra persona; questo può succedere per colpa di dipendenze, o di abusi precedenti che hanno portato a una diminuzione della percezione di sé e alla conseguente ricerca del proprio valore negli altri. Ciò può risultare in tratti tossici e creare comportamenti veramente insalubri e a volte violenti.
Le dinamiche di potere non sane possono anche distorcere la percezione di sé e il proprio agire nella relazione, che alle volte causano solitudine e perdita di controllo delle proprie decisioni.
R.I.S.P.E.T.T.O.
Il rispetto reciproco è la base di ogni sana relazione. È stato creato un ambiente in cui ti senti a tuo agio a esprimere te stess* e a comunicare i tuoi desideri? Se il tuo partner non ti rispetta, se non tiene in considerazione i tuoi sentimenti quando c’è da prendere una decisione che si ripercuote su entrambi, se ti sminuisce continuamente per sentirsi più forte, tutti questi sono forti segnali di una relazione non sana. Se il tuo partner mette sempre se stess* prima di te e fa in modo di prioritizzare le proprie necessità senza rispettare le tue, questo può essere un altro segnale di allarme. Il tuo partner deve sempre rispettare i tuoi limiti, le tue emozioni e i tuoi bisogni.
Gaslighting, o manipolazione psicologica maligna
Che cos’è esattamente? Il gaslighting è una forma di manipolazione in cui una persona convince un’altra a mettere in discussione se stessa e la realtà che la circonda attraverso bugie, negazione di ciò che è stato detto, manipolazione dei fatti o direttamente implicando che questa persona sia pazza.
È una tattica usata in una relazione per guadagnare potere sulla persona grazie all’indebolimento della stessa; questo è un comportamento altamente tossico. Il gaslighting è comune nelle relazioni romantiche ma può avvenire anche tra amici, colleghi di lavoro e familiari: ovunque ci sia una disparità di potere.
È probabile che molti di noi siano finiti in questa situazione almeno una volta nella vita ed è per questo che è necessario imparare a riconoscere questi comportamenti, disinnescarli e minimizzare l’impatto che possono avere sul nostro benessere. Ricevere questo tipo di manipolazione può portare a criticare se stess* e sentirsi in colpa per cose che invece sono colpa del proprio partner. Essere sminuiti emotivamente può farci sentire avviliti e insicuri e inoltre può portarci a legarci ancora di più al nostro manipolatore poiché alla ricerca costante di approvazione e validazione.
Robin Stern nota che “il manipolatore è tipicamente un uomo e la persona manipolata è tipicamente una donna. Nella mia esperienza clinica, molte donne sono abituate a mettere in dubbio loro stesse e a scusarsi continuamente per il fatto di non essere d’accordo o per aver messo di cattivo umore il partner. Gli uomini no”.
Il rispetto, il consenso e la fiducia sono alla base di ogni sana relazione. Spesso non è semplice riconoscere i comportamenti tossici nei nostri partner, ma è fondamentale mettere sempre al primo posto se stess* e la propria salute; ricorda sempre che sei una persona bellissima, di valore e che merita amore e cura. Se qualcuno ti tratta male, fai qualsiasi cosa per uscire da questa situazione, chiedi aiuto e prenditi cura di te stess*.