Che cos'è normale?
“Il Desiderio È Come la Luna: Attraversa delle Fasi” - Esther Perel
La questione è sorta di recente, quando una paziente mi ha espresso la preoccupazione che le sue fantasie sessuali e i suoi gusti fossero “strani”.
Ha detto di provare vergogna e di essere preoccupata della possibilità che in lei ci fosse qualcosa di sbagliato. All’inizio, l’idea di parlarne non la faceva sentire a proprio agio. Ma, dopo avermi raccontato le sue preferenze, ho potuto rassicurarla del fatto che non fossero né strane, né sbagliate.
Da sessuologa per me è normale tenere questo genere di conversazioni. Tra le mie responsabilità, rientra anche “l’educazione” delle persone, per rassicurarle che l’atto di fantasticare su un certo tipo di incontro sessuale non sia differente dal fantasticare in qualsiasi altro ambito della propria vita. Ognuno di noi è unico. Anche la nostra vita sessuale, comprese le fantasie, dovrebbe esserlo!
Il problema è insito nella società e riguarda il comportamento umano. In mezzo a sette miliardi di persone, non esiste una fotocopia identica di nessun individuo. Dunque, viene spontaneo chiedersi quale sia il termine di paragone per il concetto di “normalità”.
Che cosa significa “essere normali”?
Chi lo stabilisce? La questione si fa più delicata quando viene trattata in relazione alla sfera sessuale. Da sempre, si cerca di definire il concetto di normalità. Ogni società elabora una sua interpretazione, in modo tale che i propri cittadini si comportino secondo la norma. I termini potrebbero non essere espliciti, ma una norma è pur sempre una norma. Il comportamento sessuale, per definizione, è privato e spesso segreto.
Parlarne, discuterne e confrontarsi, sta fortunatamente diventando una pratica diffusa, anche se si tratta ancora di un argomento su cui certi fanno fatica ad esprimersi. Come possiamo parlare di norme e di normalità nella sfera sessuale, quando si tratta di un argomento estremamente individuale?
Nei miei pazienti, ho constatato che le due questioni principali riguardano, da un lato, la frequenza con la quale le persone intrattengono dei rapporti sessuali e, dall’altra, la natura delle fantasie o dei fetish. Lo scopo finale di queste indagini è capire se il proprio comportamento sia conforme alle norme stabilite dalla società. È questo il nocciolo della questione.
Le mie pulsioni sessuali sono “normali”?
Molto spesso, alcuni pazienti mi pongono tale domanda (soprattutto le coppie la cui relazione dura da molto tempo). A volte, mi chiedono,“con quale frequenza le persone vanno a letto insieme?”, o, “quante volte a settimana una coppia ha dei rapporti sessuali?”. In certi casi, sento utilizzare la parola “normale”; in altri, è comunque sottintesa.
La libido è un mix di costruzioni sociali, psicologiche e biologiche. Generalmente, parto elencando i fattori influenzanti principali (stress, ansia, sofferenza), le condizioni cliniche (ipotiroidismo, diabete o depressione), i medicinali utilizzati (antidepressivi/farmaci per regolare la pressione sanguigna) e le questioni irrisolte o la mancanza di fiducia. Tali fattori hanno un certo tipo di influenza sulla libido. È una questione complessa!
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Poi, passo a trattare l’idea secondo la quale si crede che sia sbagliato pensare sempre all’atto sessuale o, al contrario, non pensarci affatto. La libido varia a seconda dell’individuo e dei periodi (gli “sbalzi” di libido sono normali nelle coppie).
Dunque, non esiste un concetto di “normalità” quando si parla di desiderio e di attività sessuale. È una questione personale. La tua libido è unica. E lo è anche la tua relazione.
Le persone dovrebbero rivolgersi a un esperto se stanno affrontando dei cambiamenti o se sentono che stanno perdendo l’autostima, inclusi i sessuologi come me. Dimenticati del concetto di “normalità”. Concentrati soltanto sul tuo appagamento sessuale e su quello del tuo partner.